BUCKET BAG: STORIA DEL “SECCHIELLO” DA PIC-NIC

BUCKET BAG: STORIA DEL “SECCHIELLO” DA PIC-NIC

Le origini della Bucket bag risalgono agli anni ’30 quando un produttore di Champagne commissionò a casa Vuitton una borsa che potesse contenerne fino a cinque bottiglie. Fu così che nacque la celebre Noè. Elegante e raffinata fu realizzata in pelle oro chiaro e dotata di una chiusura a laccio. In poco tempo, la Noè divenne la borsa perfetta da sfoggiare durante i pic-nic dell’alta società.

Sempre negli anni ’30 altri stilisti decisero di realizzare borse a secchiello: nel 1935 Elsa Schiapparelli puntò sulla forma cilindrica, Gucci nel 1937 la realizzò in pelle di cinghiale ed Hermès la rese un accessorio estivo.

Il successo vero e proprio arrivò solo negli anni ’60 quando lo stile di vita femminile cambiò profondamente. Le donne erano sempre più attive ed impegnate ed avevano bisogno di una borsa pratica che consentisse loro di muoversi agilmente. Le case di moda iniziarono a creare i loro modelli. Louis Vuitton, ad esempio, rivisitò il modello nato nel 1932 e grazie al tessuto Monogram riuscì a conquistare l’immaginario femminile – ora esistono tre diverse versione della famose Noè: classica, Petit e BB.

Oggi la Bucket Bag è tornata in cima alle classifiche delle borse più amate. Pratica, semplice, femminile ed elegante, è una borsa funzionale che si presta a tutte le occasioni. Dopo il grande successo di questa estate, diversi brand hanno deciso di riproporla anche nelle collezioni autunno/inverno.

Ora vi lascio ad una gallery da cui prendere ispirazione, ma non perdetevi il post di domani: “Bucket Bag: tutti i modelli da non perdere“.

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Photo source Pinterest

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