RENE CAOVILLA E LA CAPSULE ISPIRATA A MARIA ANTONIETTA

Grazie alla collaborazione con PinkTrotters settimana scorsa ho avuto il piacere e l’onore di partecipare alla presentazione della nuova collezione firmata René Caovilla. Questo brand è stato fondato da Edoardo Caovilla nei primi anni del Novecento e fin da subito si è fatto notare grazie alla realizzazione di calzature audaci e creative. Il vero successo però è arrivato solo negli anni Cinquanta quando il figlio René iniziò a creare eleganti scarpe gioiello, vere e proprie opere d’arte. Dopo collaborazioni con Maison importanti come Valentino Garavani, Christian Dior e Chanel, nel 2000 il marchio venne consolidato maggiormente e pochi anni dopo a Milano venne aperta la prima boutique monomarca. Oggi, il brand vanta boutique sparse per tutto il mondo.

Artigianalità, estro creativo e materiali preziosi si incontrano e danno vita a calzature uniche che ogni donna vorrebbe poter indossare. Pietre dure, Swarovsky e perle sono state pazientemente applicate su stivaletti, sandali, decolleté, ballerine ed infradito. Una collezione incredibile, luminosa e ricca di pezzi unici caratterizzati da linee spezzate e figure geometriche contraddistinta, ancora una volta, dalla suola argentata che nel corso degli anni ha reso riconoscibile il brand in tutto il mondo.

Personalmente mi sono letteralmente innamorata della capsule ispirata alla Regina Maria Antonietta. Slingback dal tacco medio ed infradito bon ton e retrò, ma allo stesso tempo moderne ed innovative. Scarpe preziose? Si. Indossabili quotidianamente? Perchè no. Sono molto comode e possono essere abbinate facilmente a jeans e ad outfit casual per renderle meno impegnative e “preziose”.

I miei pezzi preferiti sono stati: gli stivaletti in camoscio con tacco ricoperto di perle, la ballerina blu caratterizzata da linee geometriche a contrasto ed il sandalo gold tempestato di Swarovsky. E voi, su quali scarpe avete puntato gli occhi?

E’ stata sicuramente una delle presentazioni che più mi è piacuta, non solo per la collezione presentata (INCREDIBILE!), ma anche per la cordialità e la gentilezza delle persone che mi hanno accolta e che mi hanno mostrato e spiegato i vari pezzi.